Nata nell’estate del 2014 con la messa in scena dell’opera “L’amico Fritz” del compositore Pietro Mascagni, l’associazione “Gli Amici di Fritz ” ha portato in scena, a oggi, vari capolavori operistici del repertorio operistico italiano:
“La Serva Padrona”
Il pubblico riconosce a queste produzioni un grande successo e la critica specializzata manifesta il suo apprezzamento alla qualità degli interpreti.
Le produzioni, infatti, tutte di grande impatto, sono frizzanti e adatte a un pubblico di varia natura: dagli appassionati che abitualmente frequentano i grandi teatri d’opera, a chi si avvicina al genere operistico per la prima volta: tutti rimangono coinvolti e piacevolmente affascinati.
La popolarità dei titoli inseriti nel proprio repertorio e la verve comica degli interpreti, sono diventate elementi caratterizzanti della stessa compagine Artistica che, privilegiando comunque il lato vocale belcantistico, si è assunta il compito di rinverdire i fasti del famoso “Carro di Tespi”: un progetto di teatro itinerante che, viaggiando per tutte le province italiane in lunghe tournée, giungeva anche nelle località più sperdute, normalmente non coinvolte in eventi teatrali significativi, con produzioni “pocket” : qualche baule colmo di oggetti, costumi di scena e poche scene, semplici ed efficaci, che montabili e smontabili in poche ore.
Una formula, dunque, nel pieno della tradizione del melodramma.
L’associazione è composta da artisti italiani e internazionali di grande talento individuale e raro affiatamento collettivo, tanto da creare un Ensemble coinvolgente e di elevata qualità artistica sotto ogni aspetto.
Gli Artisti che collaborano con l’associazione variano a seconda dell’opera, ma sono tutti caratterizzati da un elevato grado di professionalità.
Nel recente passato, le rappresentazioni sono state accompagnate al pianoforte dal Maestro concertatore Fabio Silvestro , direttore musicale, e impreziosite dal Coro de “Gli amici di Fritz”.
Ora la Direzione è del M° Luigi Canestro.
Fotografie effettuate nell’anno 2017 a cura di Chiara Foco